
Valutazione rischio biologico
Il rischio biologico è il rischio causato da microrganismi presenti in azienda. Per agente biologico si intende qualsiasi microrganismo, anche organismi geneticamente modificati, colture cellulari, endoparassiti umani.
Il rischio biologico può provocare infezioni, allergie o intossicazioni. Il rischio biologico costituisce di per sé un tipo di rischio intrinseco all’attività sanitaria, al quale l’operatore sanitario, sia esso medico, infermiere, o addetto al laboratorio di analisi, può trovarsi esposto. Tale rischio è costituito da agenti biologici che possono risultare potenziali portatori delle più svariate patologie infettive. L’operatore sanitario è infatti costantemente a contatto diretto con materiali biologici (p.e. sangue, saliva, altri fluidi biologici, aerosol respiratori) e strumenti potenzialmente infetti.
Non solo l’operatore sanitario può trovarsi esposto a tale rischio, ma anche camerieri, donne delle pulizie, operatori addetti alle strutture sanitarie (addetti alla lavanderia, addetti alla manutenzione, autisti delle ambulanze, ecc. di case di cura, ospedali, laboratori di analisi, ecc.).
Il datore di lavoro deve procedere all’individuazione di tutti i fattori di rischio esistenti in azienda e alle loro possibili reciproche interazioni, nonché alla valutazione della loro entità. La valutazione del rischio biologico è effettuata in collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e con il medico competente (nei casi in cui è obbligatoria la sorveglianza sanitaria), previa consultazione del rappresentante per la sicurezza ( rls ).
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